SPIONAGGIO INDUSTRIALE

L’Azienda oggi, è sempre più esposta allo spionaggio industriale, anche computerizzato, il quale ha l’obiettivo di acquisire informazioni con mezzi e tecniche illecite (personale infedele, intercettazioni telefoniche ed ambientali, spionaggio computerizzato) da cui trarre un vantaggio economico, a volte anche politico.In un contesto aziendale conoscere le intenzioni dei competitor rappresenta un notevole vantaggio per attuare la miglior strategia di difesa o di attacco.

Una violazione della rete aziendale è inevitabile se le tecnologie della sicurezza informatica non sono in grado di fornire una protezione efficace a fronte di attacchi sempre più sofisticati. Al furto di informazioni si ricorre solitamente per:

• ottenere dei segreti relativi alla ricerca;

• scoprire progetti di marketing;

• identificare le persone chiave delle quali poi servirsi per ottenere le informazioni;

• determinare la qualità e i punti deboli della concorrenza, acquisendo informazioni che, una volta rese pubbliche, potranno creare un danno economico; spesso con il fine di ridurne il valore ed acquisirne il possesso;

• scoprire le proposte della concorrenza negli appalti.

Le Aziende devono essere più attente anche verso le azioni cattive che partono dall’interno. Codici maligni, spyware e spam rappresentano un vero e proprio spauracchio per qualsiasi organizzazione, infatti le minacce provenienti dall’interno sia quelle commesse per errore o superficialità che quelle portate per volontà precisa stanno rapidamente salendo di posizione. Il furto di informazioni da parte di un dipendente infedele o di un partner commerciale ed il sabotaggio interno rappresentano un rischio molto significativo per le organizzazioni. Queste minacce aumenteranno nei prossimi anni. Il successo sul mercato viene concepito come la risultante di un’attività coordinata e congiunta da parte di tutte le forze in campo economico, tra cui rientrano a pieno titolo i sistemi di intelligence, che possono giocare un ruolo di eccezionale rilievo, se correttamente improntati ad offrire supporto, anche operativo laddove necessario, alla competizione negli scenari più complessi. Il successo della pianificazione strategica, nel settore economico/industriale, pone le proprie fondamenta sulla qualità e quantità delle informazioni fornite al decision maker, che potrà elaborare le proprie scelte con maggiore ponderazione: quanto più le informazioni acquisite sono sensibili, tanto più si tenderà a proteggerle e ancor di più si dovranno contrastare soggetti intenti a carpirle. La corretta comprensione e il completo utilizzo degli strumenti di intelligence, quindi, richiedono prima di tutto una proiezione esterna degli apparati decisionali aziendali.